Che l’incontro con la Guido Tommasi Editore mi avesse sconvolto un po’ la vita è ormai risaputo. Dopo l’uscita del mio libro la quotidianità è cambiata: come la protagonista di “l’amore non va in vacanza” sentiva i trailer nella testa, così io ogni volta che cucino o eredito una ricetta penso un po’ in stile “quello che piace a Irene” e , lo ammetto, fotografo tutto. Lo faccio per me, l’ho detto nell’ultima intervista al corriere fiorentino “dovremmo fermarsi ogni anno e scrivere quello che ci piace, così per essere sicuri di non dimenticarselo” . Osservare i dettagli che mi colpiscono e riflettere su quello che mangio mi ha portato a scoprire i miei veri gusti.
Insomma, anche se non è la mia professione, fotografare mi piace e mi aiuta parecchio e quando ho ricevuto la proposta di esser la fotografa del nuovo libro di Alessandro Frassica, ho arginato i dubbi sulle mie capacità e mi sono lanciata : per crescere , me lo insegna Bea, bisogna pur aver qualcosa di pauroso da affrontare. (Certo se avessi saputo che la maggior parte de gli amici erano giornalisti o chef stellati forse sarei rimasta a far panzanella in veranda)
mi son lanciata e nel mio volo ho superato più di una paura: ho imparato a viaggiare sola (io che senza scorta non mi muovo), ho imparato a considerare una squadra di lavoro che con includesse marito o babbo ma soprattutto ho imparato una nuova arte del mangiar bene.
Se in ogni tuffo, dopo la paura, resta solo l’emozione la mia è tutta racchiusa qua e la posso sfogliare
si chiama “il pan’ino Veggie”
Grazie Alessandro e grazie alla Guido Tommasi per la fiducia
