Se fossi l’Italia me l’appunterei al collo come una spilla preziosa: Mondovì. persa nelle sue vie ho sognato di tutto: un albergo nella vecchia caserma dismessa, un bacio in Piazza Maggiore e quattro o cinque caffè da cui vedere la vita passare .
vorrei un abito dei suoi colori , ho provato a contarli e ci sarei quasi riuscita se non mi avesse distratto la voglia di seguire col dito e un occhio chiuso le screpolature dei muri
V
erde come la felicità, sboccata e sincera come una compagnia dopo tre bicchieri di vino, tu resti sempre tra le mie mete preferite: grazie Toscana. Io e
lui a due ore e mezza da casa ci siamo persi e ritrovati.

Sembra passato un anno ma erano solo i primi giorni di Ottobre. Ero a Roma e i turisti nelle piazze parevano coriandoli dopo una festa. Tramonti, locali , finestre e panni stesi Dio solo sa quanti ricordi una città come questa ti può regalare.
...Lo so non posso chiedere tanto a Novembre o forse sì...